“Se la memoria è ricordare, l’intelligenza engrammatica o della memoria è l’arte e la scienza di saper ricordare”.
VINCENZO GALATRO
Il nostro cervello è una macchina affascinante e misteriosa, che nel corso del tempo ha generato numerosi studi e ricerche, al fine di comprendere gli arcani meccanismi e le leggi che regolano l’attività e il funzionamento della nostra mente.
Numerosi sono gli studi e le ricerche sulla mente umana e le sue funzioni cognitive, tra cui la capacità di ragionamento, la memoria e l’intelligenza.
Una delle più grandi sfide della scienza e della ricerca neuro-scientifica è la comprensione degli arcani meccanismi e delle leggi che regolano l’attività e il funzionamento della nostra mente.
Da molti anni ricercatori nel campo della psicologia cognitiva e delle neuroscienze cercano di sondare le facoltà nascoste della nostra mente, per capire sempre qualcosa in più del nostro cervello e come migliorare le prestazioni intellettuali, in termini di maggiore capacità di ragionamento, efficienza mentale, memoria, intelligenza e creatività.
Oggi come un tempo il sapere è concepito come potere, ovvero il sapere può diventare strumento di trasformazione della realtà. Ma il potere è male se non è servizio.
Nell’ambito della psicologia cognitiva e delle neuroscienze, il Dott. Vincenzo Galatro ha introdotto l’innovativo concetto di “Intelligenza Engrammatica” o intelligenza della memoria (Engrammatic Intelligence), una teoria originale ed innovativa – unica e nuova nel mondo – che rivoluziona il modo di studiare la mente, il cervello, la memoria, la capacità di ragionamento, l’intelligenza e le facoltà cognitive.
L’intelligenza engrammatica è un nuovo tipo di intelligenza, studiata, scoperta e teorizzata dal dott. Vincenzo Galatro, docente e ricercatore di fama internazionale. E’ stata definita anche come “l’undicesima intelligenza” (Howard Gardner, dell’Università di Harvard, ne ha individuato 10) o intelligenza della “conoscenza aprioristica”, proprio a voler indicare la priorità logica dell’intelligenza engrammatica rispetto alle altre forme di intelligenza.
Galatro ha acquisito notorietà nella comunità scientifica grazie alla sua teoria sull’intelligenza engrammatica (o intelligenza della memoria). La memoria, infatti, è una costante della vita dell’uomo e di tutto l’ecosistema, tutto è memoria e i segreti della nostra mente sono nell’engramma, che secondo il prof. Galatro è il codice neurale della nostra mente. La memoria è l’elemento chiave della realtà.
La sua proposta consiste nel considerare non solo la tradizionale concezione di intelligenza come un fattore unitario misurabile tramite il Quoziente d’intelligenza (Q.I.), ma anche la definizione molto più dinamica – e rispondente alla realtà – di intelligenza, articolata in sottofattori differenziati, che rispecchiano molto meglio la teoria engrammatica dell’intelligenza.
Il dott. Galatro, per la sua visione sistemica dell’intelligenza, è attualmente considerato uno tra i più importanti “mediatori” delle principali correnti di pensiero nel campo dell’intelligenza umana, i cosiddetti teorici dell’intelligenza fattorialista, o Fattore S, contrapposti ai globalisti, o Fattore G.
Il Dott. Galatro, infatti, considera l’intelligenza non come entità immodificabile, ma come abilità in divenire, che può essere incrementata attraverso l’utilizzo della strategia di pensiero più appropriata alla situazione e alla circostanza del caso. L’ Intelligenza Engrammatica permette di utilizzare in modo efficace memorie rappresentate in sistemi neurali cognitivi multipli.
Il prof. Vincenzo Galatro, oltre ad aver elaborato una nuova e rivoluzionaria teoria dell’intelligenza, unica e nuova nel mondo, è noto anche per aver scritto alcuni importanti libri per esami universitari e pubblici concorsi, e per aver pubblicato libri e articoli neuroscientifici, di psicologia cognitiva e dell’educazione.
Per le sue ricerche ha ottenuto vari riconoscimenti ed è invitato presso le più prestigiose Università, Organizzazioni, Enti e Istituti di ricerca.
Secondo il dott. Galatro, è molto probabile che personaggi come Leonardo da Vinci, Albert Einstein, Wolfgang Amadeus Mozart, Aristotele, Giordano Bruno, Nikola Tesla, Galileo Galilei, Isaac Newton, Vincent Van Gogh, solo per citarne alcuni, utilizzassero l’intelligenza engrammatica e modelli di pensiero engrammatici, in grado di attivare sistemi neurologici intelligenti (Intelligent Neurological Systems) ed accedere a memorie specifiche e specializzate (specific/specialized engramm).
Come spiegare altrimenti la versatilità e poliedricità dei loro interessi?
Forse non avevano un cervello diverso, ma un diverso modus cogitandi, un diverso modo di pensare, ragionare ed agire. Usavano in modo diverso – e sicuramente di più e meglio – il proprio cervello.
Williams James affermava che il genio altro non era che << la capacità di percepire le cose da prospettive non ordinarie>>.
L’Intelligenza engrammatica permette di raggiungere livelli di pensiero sempre più elevati al fine di eseguire un compito o una prestazione (performance), attraverso la scoperta continua e l’utilizzo di sistemi neurologico-engrammatici intelligenti.
La straordinaria forza di questo metodo risiede nel suo rovesciare l’usuale processualità dell’apprendimento, perché prima si impara qualcosa e si acquisisce una determinata abilità (effetto), come ad esempio imparare la musica e suonare uno strumento (pianoforte, violino, ecc.), e poi si ottiene la consapevolezza dell’apprendimento (causa).
L’ intelligenza engrammatica può essere definita come: “La capacità di usare il codice neurologico (o neurale) ed individuare, leggere e decodificare il maggior numero di engrammi, al fine di trarne informazioni utili nell’apprendimento di nuove conoscenze e per lo sviluppo di nuovi talenti e abilità a partire da specifiche tracce mnestiche” (Galatro).
Inoltre, l’Intelligenza Engrammatica entra in gioco tutte le volte in cui, tra le varie strategie di pensiero possibili – elaborate dall’interazione dei processi mnemonici – la scelta cade su quella più efficace, efficiente ed economica.
L’IE è la capacità di saper cercare e trovare (o anche costruire) la chiave giusta per accedere alle informazioni che ci servono. . L’intelligenza engrammatica è la chiave d’accesso alle intelligenze multiple.
I neuroscienziati concordano sul fatto che i tipi di memoria coinvolta nell’esecuzione di compiti complessi vengono ad essere distribuiti tra tutta una varietà di sistemi neurali. Ciò nonostante certi tipi di conoscenza possono essere rielaborati e contenuti in specifiche regioni del cervello.
L’IE permette di leggere codifiche di memoria, localizzate e non localizzate in specifiche aree del cervello, presenti su tutta la vasta area cerebrale dei diversi sistemi neurologici.
In teoria, uno stesso evento, fatto di immagini, suoni, azioni, parole, emozioni, verrebbe codificato in diverse aree del cervello, collegate tra di loro da collegamenti sinaptici, e collegate con altre informazioni che danno senso compiuto all’esperienza fatta. Questa rete di connessioni neurali che codificano la stessa esperienza, costituisce l’engramma.
L’intelligenza engrammatica utilizza questa rete neurologica per moltiplicare la capacità di apprendimento e fortificare la costruzioni dei ricordi.
L’intelligenza engrammatica (o “intelligenza della memoria”) permette di leggere specifiche tracce mnestiche del sistema nervoso, presenti o costruite a seguito dell’esperienza nel tempo
Il termine intelligenza engrammatica è stato usato per la prima volta dal dott. Vincenzo Galatro nel suo libro “Il segreto di Mozart – una nuova e rivoluzionaria teoria”, per riferirsi alla capacità dell’essere umano di utilizzare la propria mente per leggere e decodificale le informazioni presenti nel nostro cervello sotto forma di rappresentazione neurale di una memoria. In altre parole, l’intelligenza engrammatica è l’intelligenza della memoria, ossia la capacità di leggere il codice neurale dell’engramma.
E’ l’intelligenza che coordina molti tipi di memoria, ottimizzandone il meccanismo di funzionamento.
Il dott. Galatro è stato il primo ricercatore al mondo ad utilizzare il codice neurale per scrivere e leggere l’engramma.
L’intelligenza engrammatica attiva un processo quantistico di apprendimento, dove si inverte il normale principio fisico di causa ed effetto. Infatti, l’applicazione del metodo engrammatico genera l’effetto (apprendimento) senza passare dalla causa (attività di studio), attraverso l’attivazione del sistema neurologico correlato alla specifica intelligenza.
Uno studio originale e innovativo sul cervello di Mozart ha permesso di utilizzare per la prima volta le scoperte sull’intelligenza engrammatica in ambito didattico, pedagogico ed educativo, attraverso un metodo semplice ed efficace, che aumenta la capacità di ragionamento, l’intelligenza, la memoria, l’abilità e il talento musicale.
In questo modo, chi sviluppa l’intelligenza engrammatica può utilizzare conoscenze archiviate in memoria – che restano per tutta la vita inutilizzate dalla maggior parte delle persone, perché inaccessibili – al fine di accelerare l’apprendimento e l’acquisizione di un’abilità senza passare dallo studio tradizionale.
Le ricerca sull’intelligenza engrammatica ha permesso di attivare sistemi cognitivi intelligenti – innati o formatisi nel corso del tempo – presenti nel nostro cervello, fondamentali per raggiungere un alto potenziale cognitivo e accelerare i processi di elaborazione mentale e di apprendimento.
La scoperta dell’intelligenza engrammatica e le sue applicazioni da parte del prof. Vincenzo Galatro, ha consentito di ideare sistemi didattici innovativi e metodi di apprendimento ad alto potenziale cognitivo, delle vere e proprie best practice per lo studio e l’apprendimento, per migliorare la performance umana e sviluppare strategie di pensiero efficaci nella vita personale e professionale. La teoria dell’intelligenza engrammatica è alla base di un rivoluzionario metodo di apprendimento, ideato e divulgato dal prof. Vincenzo Galatro in libri, pubblicazioni, riviste specializzate, oltre che sui più prestigiosi media nazionali e internazionali. L’intelligenza engrammatica permette di raggiungere livelli di pensiero sempre più elevati e di massima performance (c.d. peak performance), attraverso la scoperta continua e l’utilizzo di sistemi cerebrali intelligenti.
L’intelligenza engrammatica sfugge al controllo degli attuali strumenti di valutazione dell’intelligenza, perché difficilmente misurabile ma, soprattutto, perché si tratta di un dominio cognitivo in continua evoluzione.
Questo tipo di intelligenza, infatti, mette in crisi i sistemi di misurazione standard dell’intelligenza (test sull’IQ o Quoziente Intellettivo), e pertanto rivoluziona il mondo della psicologia cognitiva e della ricerca psicometrica, oltre che il modo di considerare l’intelligenza umana. Infatti, essendo il “cambiamento cerebrale” (c.d. neuroplasticità) una costante della vita psichica dell’essere umano, difficilmente si potrà predire quanti e quali engrammi riuscirà a leggere e ad attivare nel corso della propria esistenza. Pertanto, quello che giustamente possiamo fare è insegnare ad utilizzare meglio la propria mente e il proprio cervello, andando alla ricerca di quei sistemi o circuiti cerebrali in attesa di attivazione.
Tuttavia, per fornire un completo quadro informativo, nella sezione “Test di intelligenza” troverete una serie di approfondimenti e notizie sui principali sistemi e strumenti classici utilizzati in psicologia per misurare l’intelligenza e il quoziente intellettivo (Intelligence Quotient – IQ test).
L’Intelligenza Engrammatica è il passaporto per un meraviglioso viaggio alla scoperta dei nostri talenti e … di noi stessi. E’ l’intelligenza di chi crede che la più grande ricchezza sia nella propria mente e nel proprio cervello.